Quando ci si mette in viaggio, bisogna sempre farlo nella massima sicurezza. Vale anche per le opere d’arte. Lo sanno bene i conservatori dei capolavori dati in prestito alle esposizioni temporanee nei vari musei del mondo. Opere che devono ritornare a casa perfettamente integre, nonostante i rischi del trasporto e le sollecitazioni della trasferta. Di conseguenza, il rientro di una scultura o di qualunque oggetto di arte plastica dopo centinaia o migliaia di chilometri di spostamenti di andata e ritorno rappresenta tradizionalmente uno dei momenti critici per i responsabili dei musei, chiamati a controllare nei minimi dettagli le condizioni di salute dell’opera restituita. Grazie alla tecnologia ad altissima protezione messa a punto da Unocad per il trasporto delle opere d’arte, il problema oggi è superato. Si tratta di un sistema perfettamente adattabile a qualsiasi creazione artistica in tre dimensioni, anche la più delicata, e di qualsiasi grandezza e materiale, basato sull’analisi strutturale di gusci protettivi in EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato), particolarmente adatti per l’imballaggio di strutture fragili, e finalizzato al trasporto in alta sicurezza delle sculture in gesso e in marmo. Una metodologia di assoluta performance per l’integrità dell’oggetto trasportato, in virtù della quale è possibile effettuare lo spostamento di opere considerate inamovibili, come è avvenuto per il bozzetto originale in terracotta delle “Tre Grazie” di Antonio Canova. La nostra tecnologia è basata sulla scansione in 3D della scultura con avanzate strumentazioni non invasive che consentono di acquisire il modello matematico ad alta definizione dell’opera d’arte. La matematica acquisita è la firma digitale dell’opera: ne contiene tutte le informazioni e in quanto tale già la preserva. Il modello matematico generato rimane di proprietà del museo o del suo conservatore e permette qualsiasi operazione, dal trasporto in sicurezza della scultura – come vedremo di seguito – alla perfetta duplicazione o al ripristino di parti danneggiate della stessa. La matematica 3D permette di stabilire il peso dell’opera, conoscendo il materiale, acquisendo in questo modo con esattezza un dato spesso assente nei musei, o calcolato in modo approssimativo. Il medesimo modello virtuale consente di individuare i baricentri della scultura funzionali al suo spostamento tramite un’adeguata distribuzione del peso. Con questa tecnica elaboriamo quindi il guscio, ovvero il “letto” protettivo dell’opera collocato a sua volta all’interno di una apposita cassa di contenimento. Sulla base del modello 3D viene realizzata una controforma negativa in EPS, che viene ottenuta per sottrazione tramite fresatura ad alta precisione con macchina utensile CNC e all’interno della quale sarà alloggiata la scultura, perfettamente combaciante in positivo. L’operazione viene eseguita in modo tale da distribuire il peso sulle parti più resistenti dell’involucro, sia nella collocazione dell’opera che nel trasporto. Assieme al conservatore del museo vengono inoltre individuati i punti più fragili e soggetti a maggiore sollecitazione, prima di adagiare l’opera sul suo “materasso” in EPS. La distribuzione del peso all’interno del guscio viene quindi sviluppata da sofisticati software, testati con prodotti di analisi strutturale specifici per le strutture interne dei caschi per moto. Grazie a questa tecnologia i parametri di alta sicurezza non vengono applicati solo ai materiali di protezione del guscio ma sono estesi anche alla cassa di contenimento, pure realizzata in Polistirene ignifugo EPS, con particolari accorgimenti all’interno della cassa in modo da porre il guscio dell’opera in una condizione di galleggiamento. La struttura della cassa è infatti solidale a una seconda struttura interna ancorata a molle speciali anti-vibrazione la cui tecnologia è stata sviluppata per i trasporti in alta sicurezza in campo aeronautico e militare, e le cui dimensioni dipendono dal peso, dal materiale e dal baricentro dell’opera. In questo modo la scultura, già protetta all’interno del suo guscio su misura, regge ulteriormente alle pressioni e alle tensioni esterne del trasporto: la cassa di contenimento non trasmette sollecitazioni o vibrazioni in grado di danneggiarla perché quando le pressioni esterne superano determinati valori il materiale collassa limitando la sollecitazione massima trasmissibile.
I gusci protettivi di Unoarte per il trasporto in alta sicurezza delle opere d’arte sono il risultato della nostra costante ricerca di soluzioni tecnologhe all’avanguardia per le più diversificate esigenze della conservazione del patrimonio artistico. Oltre al già citato bozzetto originale delle “Tre Grazie” del Canova, altre inestimabili opere sono state trasportate nei nostri involucri a massima protezione. Tra queste: il “Giovane di Mozia”, la celebre statua greca in marmo conservata al Museo Whitaker di Mozia; il Cristo in legno di Donatello e il “San Giovannino di Úbeda” attribuito a Michelangelo. E ancora una copia in marmo della “Madonna di Trapani”, una capsella in onice del Museo Archeologico di Venezia; la testa in gesso della “Paolina Bonaparte” di Canova; la “Venere dei Porti” e una serie di gessi e terrecotte di Arturo Martini. Un apposito guscio è stato inoltre concepito per il trasporto del clone del “Giovane di Mozia”, replica perfetta in resina stereolitografica del capolavoro greco realizzata da Unoarte dopo avere acquisito il modello 3D dell’originale. I nostri gusci protettivi comprendono pertanto dei plurimi vantaggi per il committente: prevedono il servizio di una scansione matematica dell’opera quale bene permanente del soggetto istituzionale o privato che la custodisce e garantiscono la totale affidabilità del trasporto, aumentando la sicurezza e diminuendo i costi delle assicurazioni. Tecnologie innovative e di comprovata efficacia per il bene dell’arte universale: preservarla è la nostra passione e la nostra missione.