Genova, Piazza San Francesco d’Assisi – 18 Aprile 2013
Il destino di una statua non e finir per terra. Le statue si ergono, dominano, svettano. I monumenti, stanno nelle piazze, nei cimiteri, nelle ville. Sono materia spirituale scolpita in sostanza, sentimento di riconoscenza interpretato in forme. Celebrano eroi patrii, simboleggiano la storia; in poche parole restano. No, il destino di una statua non e finire per terra.
Annissa De Filippi, giornalista
Ha preso il via il delicato restauro del monumento al Duca di Galliera, commissionato dal Comune di Genova allo scultore Giulio Monteverde nel 1889 per ricordare il munifico finanziamento che il marchese Raffaele De Ferrari, duca di Galliera, aveva destinato alla città allo scopo di ampliarne il porto. Il monumento venne inaugurato il 12 aprile 1896 in piazza Principe. Nel 1989 venne smontato per permettere lo scavo delle gallerie della metropolitana nella zona di Principe e trasferito in un deposito comunale, dove ha subito drastiche manomissioni. Il restauro prevede di ricostruire gli elementi sottratti (ali, parti di arti, fregi e modanature applicate al basamento) sulla base di una scansione in 3D dell’esistente e di documenti fotografici d’epoca, cosi da ottenere una serie di prototipi positivi da trasmettere alla fonderia.
Enorme il contributo di UNOCAD all’impresa C.S.R. Restauro sas, ditta romana aggiudicataria del restauro: dal rilievo tridimensionale del gruppo scultoreo bronzeo e della lesena rimasta tramite scanner ottico, alla modellazione tattile delle forme mancanti, alla loro riproduzione in reale utilizzando la prototipazione rapida e le lavorazioni su CNC tradizionali dei modelli da trasmettere alla fonderia incaricata (Fonderia Artistica MAF) una volta approvate dalla direzione tecnica. Ma come ricreare il mancante? – UNOCAD utilizza una tecnologia unica di scutura al computer che permette di affinare virtualmente e minuziosamente parti difficili da realizzare con i sistemi tradizionali di modellazione cad. Soluzione che aiuta i nostri artisti designer nel plasmare forme complesse di altissimo dettaglio combinando a video la scansione 3D dei volumi restanti dell’opera con le foto storiche disponibili del mancante.
«E’ stato un intervento di restauro molto impegnativo – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella. La Soprintendenza ha fatto un lavoro incredibile, utilizzando tecnologie molto evolute per restituire alla città un’opera importante e di grande impatto visivo, con i suoi 12 metri di altezza e con peso di 170 tonnellate».
Il ritratto del Duca è contenuto in un ovale bronzeo incastonato nell’alto basamento in granito rosa di Baveno. Su questo spicca un colossale gruppo allegorico, alto quasi cinque metri, costituito dalle tre figure bronzee della Munificenza, del Genio del Commercio e del dio Mercurio. Il restauro ha riguardato la ricostruzione delle ali, parte delle gambe e del braccio destro della figura del Genio; alcune dita e parte della corona della Munificenza; il caduceo del dio Mercurio, e gli elementi architettonici e decorativi applicati – i capitelli, i festoni, le palmette, lo stemma civico di Genova – al basamento in granito.