La finestra Virtuale al Futuro dell’Arte
Nel mondo affascinante del patrimonio culturale, ci sono barriere invisibili che separano alcune persone dalle meraviglie storiche che la nostra civiltà ha creato nel corso dei secoli. Queste barriere sono particolarmente evidenti per le persone con disabilità, che spesso si trovano escluse dalla possibilità di esplorare luoghi culturali a causa di limitazioni fisiche. Tuttavia, esiste una luce brillante nel tunnel dell’accessibilità: le tecnologie emergenti ci stanno permettendo di abbattere queste barriere e portare il patrimonio culturale vicino a tutti.
ArtExplorer
Un modo tutto nuovo di vivere l’arte.
Come è noto, l’arte non è sempre accessibile a tutti, vuoi per la distanza, vuoi per l’impossibilità di mostrare l’opera in pubblico, vuoi più semplicemente per il suo stato di conservazione.
Oggi la tecnologia ci consente di colmare virtualmente questi impedimenti, ArteExplorer raccoglie una serie di opere di artisti storici e le rende disponibili alla visione gratuita a chiunque possieda uno smartphone.
Grazie alla realtà aumentata possiamo vedere l’opera a grandezza naturale come se fosse davanti a noi, guardarla a 360 gradi e questo ci consente di avvicinarci per vederne i dettagli come mai prima.
Un Mondo Senza Ostacoli: l’Arte per tutti
Immagina un mondo in cui una persona in sedia a rotelle può esplorare virtualmente l’entrata di un antico tempio romano, esaminando i dettagli intricati delle colonne e delle sculture con la stessa facilità di chiunque altro. Questo sogno sta diventando realtà grazie alle scansio- ni tridimensionali (3D) e alla realtà aumentata (AR). Il nostro progetto si propone di utilizzare queste tecnologie innovative per creare un ambiente in cui le persone con disabilità possono immergersi com- pletamente nel patrimonio culturale, superando le barriere fisiche e aprendo nuovi orizzonti di conoscenza e apprezzamento.
Le scansioni 3D ci permettono di catturare dettagli incredibili delle opere d’arte e dei siti storici. Ogni scultura, ogni pietra e ogni ornamento possono essere digitalizzati con precisione millimetrica, preservando così l’autenticità e l’integrità dell’originale. Questi modelli 3D diventano la base sulla quale costruire esperienze di realtà aumentata coinvolgenti. Utilizzando dispositivi come visori AR o semplicemente gli schermi dei nostri smartphone e tablet, possiamo sovrapporre digitalmente i modelli 3D nel mondo reale.
Immagina di guardare attraverso il tuo dispositivo e vedere il tempio romano prendere vita davanti ai tuoi occhi. Le colonne si stagliano maestose, i rilievi narrano storie antiche e l’architettura rivive in tutto il suo splendore. Ecco dove la realtà aumentata fa la differenza. Non è solo una rappresentazione virtuale del patri- monio culturale, ma una vera e propria esperienza immersiva. Le persone possono camminare virtualmente tra le rovine, esaminare da vicino le opere d’arte e persino interagire con gli elementi digitali, aprendo ante fino ad ora chiuse.
Un esempio degli utilizzi di ArtRestore:
Bassano del Grappa, 04.09.2024
Avviato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro e la ricomposizione del Cavallo colossale di Antonio Canova. Smembrato nel 1969, sarà posizionato nell’ottagono del Museo civico. L’amministrazione comunale di Bassano ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per il restauro, la ricomposizione e il ricollocamento del “Cavallo colossale”, opera di Antonio Canova. Proseguendo l’iter avviato dalla passata amministrazione, si aggiunge un nuovo, importante tassello verso il traguardo finalizzato a riassemblare il grande modello in gesso dipinto a finto bronzo. Rimasto indenne dai bombardamenti che colpirono il Museo civico il 24 aprile 1945, fu smembrato nel 1969 e, da allora, è confinato nei depositi museali. E infatti stata avviata la procedura per un importante intervento di restauro che recupererà l’opera e canoviana, unica al mondo per tipologia e dimensioni.
Sarà poi esposta nell’ottagono che precede i saloni espositivi del piano nobile, accogliendo i visitatori”, ha annunciato Barbara Guidi, la direttrice dei Musei civici. La testa del grande cavallo canoviano era stata esposta in occasione dell’ultima mostra, quella dedicata al bicentenario della morte del grande artista di Possagno del quale il Museo bassanese conserva non solo opere, ma anche preziosi bozzetti, disegni, ma dipinti, lettere e documenti, un notevole patrimonio frutto del lascito del fratellastro di Antonio Canova, il vescovo Giovanni Battista Sartori Canova. “Il progetto di fattibilità tecnico-economica rappresenta la prima tappa di un lungo e impegnativo percorso – ha dichiarato Barbara Guidi, che è anche la dirigente dell’area culturale del Comune -.
Lo affronteremo con grande cura ed entusiasmo, assieme alla Soprintendenza, affinché questa straordinaria testimonianza artistica possa presto tornare ad essere ammirata da tutti”. Nel frattempo, complice l’utilizzo della tecnologia, è possibile vedere una ricostruzione virtuale del Cavallo colossale di Canova, nelle sue reali dimensioni, attraverso l’applicazione ARtRestore, scaricabile tramite il QR code. Il visitatore, salendo al piano nobile del Museo Civico, potrà accedere all’app nella sezione dedicata ai restauri, selezionare “Antonio Canova - Cavallo Colossale” e successivamente cliccare “vedi in realtà aumentata”. Inquadrando l’icona del cavallo, posizionata sul pavimento al centro dell’ottagono, apparirà in dimensione reale l’opera nel suo monumentale e imponente aspetto.